Lo scalo di Linate ha atteso un quarto di secolo, ma finalmente è interessato da un ammodernamento da 550 milioni di Euro: il masterplan, ricevuta l’approvazione da parte di Enac, attende solo il via libera dalla commissione per la valutazione dell’impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente.
I primi interventi, partiti nel 2016, saranno completati fra il 2018 e il 2019 e mostreranno uno scalo rinnovato nella facciata, negli interni, nell’area arrivi e nella pista, grazie ad una spesa di 156 milioni di euro, dei quali 118 a carico di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Milano, e i restanti a carico di altri 3 enti: Enav, Sea Prime e Aviazione Generale.
Improrogabile il rifacimento della pista, da effettuare entro il 2019, anno in cui, stando ai parametri di legge, sarà giunto al capolinea il suo ciclo vitale naturale. I lavori non comporteranno aumenti di volumetrie in quanto la pista non potrà superare i 2.440 metri attuali.
In una seconda fase, che avrà il 2030 come obiettivo temporale, si provvederà invece ad aumentare il numero dei finger, operazione molto delicata perché dovrà essere effettuata attraverso il solo spostamento dell’hangar, non abbattibile in quanto posto sotto la tutela della Soprintendenza.