Il sistema del trasporto aereo italiano è stato salutato come “cardine e protagonista dello scenario socio-economico del Paese” in occasione del convegno tenutosi ieri per il 50° anniversario della costituzione di Assaeroporti, nel corso del quale il Censis ha presentato la ricerca sul sistema aeroportuale italiano.
Dagli interventi, in particolare del Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dorina Bianchi, e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, è emersa la centralità di questo settore per lo sviluppo del paese, che non soltanto vale più del 3,6% del Pil italiano, ma che ha anche un grande indotto sul turismo.
Il decuplicarsi degli investimenti negli ultimi 4 anni negli aeroporti maggiori dimostra la consapevolezza ormai acquisita della necessità di migliorare e potenziare l’industria aeroportuale. E anche per il futuro, a fronte di un traffico che si prevede destinato a raddoppiare entro il 2035, sono previsti investimenti di circa 4,2 miliardi di euro in un quinquennio, dei quali il 93% proveniente dalle stesse società di gestione e solo il 7% da enti pubblici.
E qualcosa comincia finalmente a muoversi anche nei cosiddetti aeroporti minori (con meno di 2 milioni di passeggeri). Finora sono stati interessati da una controtendenza, perdendo negli ultimi 5 anni complessivamente il 14,7% del loro traffico, dato negativo da addebitare soprattutto alle difficoltà di bilancio delle società in prevalenza pubbliche che li gestiscono. Eppure questi scali, collocati in aree marginali, non raggiunte da altri mezzi veloci di trasporto, svolgono un ruolo pubblico fondamentale per garantire i collegamenti, soprattutto in una fase, come quella attuale, in cui si sta puntando nel settore turistico alla delocalizzazione, ovvero ad indirizzare i turisti anche nei piccoli centri, altrettanto interessanti dal punto di vista culturale e paesaggistico.
La posizione di Air Alliance e del suo Ceo, Marco Bruno, presente ieri al convegno, è da sempre lungimirante, guardando al trasporto aereo come ad un punto di forza dello sviluppo economico di quell’Italia potenzialmente forte attrattiva turistica, ma scarsamente valorizzata anche e soprattutto per l’assenza di una efficiente rete di collegamenti. In quest’ottica si inquadrano anche i rapporti di collaborazione stretti dall’Ing. Bruno con Ria Grant Thornton, società di revisione ed organizzazione contabile, member firm di Grant Thornton International, anch’essa presente al convegno con i suoi esperti, Giulio Panza ed Enrico Bernardini. Grazie a questa sinergia si stanno elaborando sistemi innovativi e proficui da adottare per ottimizzare le risorse pubbliche di cui dispongono i gestori degli aeroporti regionali.