L’Aeroporto Internazionale di Dubai (DXB) conta di raggiungere novanta milioni di passeggeri entro il 2017. Un traguardo, questo, da tagliare in origine secondo le previsioni, nel 2020, così come ha ricordato il CEO Paul Griffiths durante il suo discorso davanti ai membri del British Business Group, ma data la forte crescita del traffico passeggeri si toccherà questo numero da capogiro con ben tre anni di anticipo. E non si fa in tempo a festeggiare il raggiungimento di questo obiettivo che già si lavora in vista di un nuovo ambizioso numero da record: rendere entro il 2023 l’aeroporto di Dubai un hub in grado di gestire 118 milioni di passeggeri.
Cifre astronomiche, soprattutto se rapportate ai dati di poco più di venti anni fa quando, quello che è oggi riconosciuto come il più grande aeroporto del mondo per traffico internazionale di passeggeri, occupava un posto abbastanza basso nella classifica degli aeroporti, piazzandosi, difficile da crederlo oggi, addirittura al 44° posto.
Con il master plan del nuovo avveniristico Aeroporto di Dubai, il Dubai World Central (DWC) quasi completato, mancando ormai soltanto gli ultimi ritocchi, dal Medio Oriente giunge quindi un forte segnale dell’importanza di creare una sinergia e un’intesa tra le autorità, nella fattispecie lo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, e la direzione delle infrastrutture, come ha sottolineato lo stesso Griffiths, che ha attribuito una parte del successo dell’Aeroporto proprio all’ampio margine di libertà decisionale concesso.