BIM e infrastrutture


Per quanto la tecnologia BIM nell’ambito dell’edilizia nuova ed esistente, stia via via diffondendosi sul territorio italiano, se pure in ritardo rispetto al resto d’Europa, nel campo delle infrastrutture, ad esclusione delle grandi società di costruzione e di alcune delle più importanti società di progettazione del territorio nazionale, trova ancora alcune resistenze.

Nel contesto generale sopra descritto Air Alliance si pone tra le prime società in Italia, ad adottare la progettazione in ambiente BIM per le infrastrutture aeree. Tale tecnologia è stata applicata infatti per la modellazione delle infrastrutture di volo quali piste, vie di rullaggio e piazzali, nonché per le opere impiantistiche di luci, segnali, smaltimento acque di pioggia.

L’applicazione della metodologia Building Information Modeling ha avuta un riscontro molto positivo nell’ottica delle verifiche di congruenza delle diverse sezioni specialistiche di progetto (civile, impianti elettrici, impianti idraulici, ecc.). Si è potuto infatti creare, attraverso l’utilizzo di alcuni programmi atti alla modellazione in ambiente BIM per le infrastrutture, un vero e proprio prototipo digitale del progetto, contenente tutte le informazioni necessarie alla sua realizzazione.

È sicuramente da sottolineare l’aspetto estremamente pratico, del nuovo approccio alla metodologia progettuale, che ha favorito fin dall’inizio la risoluzione di problematiche relative alle interferenze con le reti esistenti e con i nuovi interventi. Attraverso le operazioni di model checking, si è reso il progetto congruente in tutte le sue parti consentendo una perfetta fusione della progettazione impiantistica con quella civile.

È altresì risultato vincente l’approccio descritto, anche in fase di dialogo con i soggetti interessati ma non direttamente coinvolti nella fase di progettazione, quali committenti, consulenti e imprese che hanno potuto partecipare attivamente alla fase di progettazione del prototipo manifestando di volta in volta le proprie esigenze, favorendo così la risoluzione di tutte le problematiche prevedibili prima dell’arrivo in cantiere.

Nell’ottica dell’ottimizzazione dei tempi di progettazione è stato richiesto un impegno sicuramente più gravoso nella prima fase che ha riguardato principalmente tutte le decisioni legate alla modellazione in senso stretto, alla scelta degli elementi costituenti, alle specifiche sui materiali e alla risoluzione delle interferenze. Realizzato, quindi, il modello tridimensionale corredato di tutte le informazioni necessarie all’esecuzione dell’opera si è ottenuta la definizione del già citato prototipo digitale che può essere facilmente modificato a seconda delle esigenze dei diversi attori della filiera delle costruzioni.

Attraverso questo iter progettuale è stato possibile ridurre radicalmente il tempo impiegato alle variazioni progettuali da apportare in fase di revisione e verifica progetto, adempiendo in pieno al principio di coerenza tra le parti specialistiche.