Il potenziamento dello scalo di Montichiari è la prossima scommessa del polo aeroportuale del NordEst, dopo il traguardo che ha interessato l’aeroporto di Verona nello scorso 2017.
Nel 2014 Save, la società di gestione degli scali di Venezia e Treviso ha stretto un accordo con la Catullo Spa, la società che controlla Brescia e Verona, entrando con una quota del ben il 40%. Da allora, con una visione imprenditoriale di lungo periodo applicata in un settore strategico come quello aeroportuale, si è visto rapidamente emergere il sistema NordEst.
Alla luce dei dati raccolti, risulta che nel 2017 lo scalo di Verona ha fatto registrare una crescita del traffico di passeggeri del 10% rispetto al 2016, anno in cui era già iniziato il trend positivo con un +8% rispetto al 2015. E le previsioni per il 2018 vanno nella stessa direzione.
Lanciato l’aeroporto di Verona, il polo aeroportuale del NordEst punta ora al potenziamento del settore cargo nello scalo di Montichiari, attraverso la riqualifica e l’allungamento della pista, ma anche attraverso la costruzione di magazzini che agevolino il lavoro degli spedizionieri.
L’impresa non sarà ardua, visto un punto di partenza già solido: nel primo semestre del 2017 si è registrato infatti un +29,5% grazie soprattutto all’avvio delle attività di Sw Italia e Silk Way West Airlines, che comportano 2 voli settimanali con Hong Kong.
Prossima sfida per il Montichiari saranno i trasporti dei colossi dell’e-commerce, primi fra tutti Amazon e Alibaba.